La cruda verità su Yu-Gi-Oh! (puntate 1° serie)

Nella versione giapponese il "Regno delle Ombre" non è MAI esistito!!!

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    Leggendo questo mi è quasi venuto da piangere. Le puntate di yugioh, nella versione giapponese, sono completamente diverse e molto più interessanti della versione occidentale...
    So che è leggermente lungo come discorso, ma leggete che ne vale proprio la pena...


    Stravolgimento e censure di YU-GI-OH!


    Trattare le censure di Yugioh non è come trattare le censure di altri anime: l’approccio è molto diverso, e il motivo sta nel fatto che a danno di questa serie è stata compiuta un’opera di riadattamento a dir poco spaventosa, che non ha precedenti rispetto alle censure che si è normalmente abituati a vedere.
    Proprio per questo, prima di passare all’analisi delle censure vera e propria, ho ritenuto necessario scrivere una Premessa: perché è veramente importante, prima di tutto, rendere l’idea dell’incredibile quantità di cambiamenti che l’anime ha subito ad ogni livello rispetto al suo originale, di che profondità siano questi cambiamenti, di quali siano i moventi che stanno alla base dell’adattamento e che catastrofici risultati a livello di immagine la serie abbia subito a causa di esso. Perché quando un anime di tutto rispetto una volta approdato in Occidente finisce per trasformarsi in nulla più di un prodotto insulso e commerciale, è evidente che c’è qualcosa che non va…..qualcosa che va al di là di un normale intervento di censura.
    Nel caso di Yugioh, l’adattamento non ha reso “versione originale” e “versione censurata” due serie semplicemente “diverse”: hanno proprio finito per diventare due serie a sé stanti.


    UN “ADATTAMENTO - STRAVOLGIMENTO”

    Quella avvenuta ai danni di Yugioh non può essere definita semplicemente “censura”.
    La 4Kids Entertainment, responsabile dell’adattamento, ha infatti compiuto un’opera di vero e proprio “rifacimento” della serie, di stravolgimento, oltre che tecnico, anche ideologico e culturale. Questa non è Mediaset, che opera un tipo di censura limitata a ben definiti aspetti dell’anime sul quale interviene, né è una censura che va a colpire qua e là, lasciando il resto inalterato. E’ invece qualcosa di molto più grave, che è stato anche rielaborazione e reinterpretazione a 360 gradi, oltre che di aspetti tecnici, anche di tematiche e significati. Con questo non voglio togliere nulla alla censura Mediaset, che ha compiuto (soprattutto in passato) dei veri scempi, ma qui siamo davvero su di un altro pianeta.
    A Yugioh è stato applicato un tipo di adattamento estremamente invasivo, che ha annientato la storia stessa dell’anime, modificato da capo a piedi trame e tematiche, storie personali e carattere dei personaggi, eliminato qualsiasi riferimento alla cultura giapponese, soppresso la prima serie perché ritenuta “superflua”, che non ha risparmiato nemmeno la colonna sonora, che a suo piacimento ha riscritto le trame e i dialoghi di intere serie e ne ha ricostruito addirittura i disegni al computer, giungendo a rifare persino parti di vestiario o espressioni facciali…Allo stesso modo la serie è stata privata del tutto della bellezza musicale ed emotiva che spesso possiede e le atmosfere suggestive e dark, uno dei suoi punti di forza, sono state ridotte ad uno zero assoluto.
    L’anime, insomma, è stato come rifatto da capo a piedi per un nuovo pubblico: ai personaggi sono state inventate nuove storie e un nuovo carattere, nuove trame e tematiche (incredibilmente squallide ed infantili) sono state aggiunte di sana pianta mentre altre originali, davvero interessantissime, sono state spazzate via; parti di storia o serie intere sono state rielaborate, anche senza motivi apparenti, e “nuovi” dialoghi sono stati riscritti per adattarsi alle “nuove” storie e ai “nuovi” personaggi….
    In conseguenza di tutto ciò, cosa che ne costituisce l’aspetto peggiore, arrivata in Occidente questa serie ha finito per perdere il suo valore e la sua dignità originale e assumere un’immagine nuova, che gli ha causato critiche, insulti e la generale diffidenza degli amanti di anime.
    Perché, dunque, un adattamento del genere? E’ evidente che non ci troviamo davanti ad un’opera di censura come altre. No, qui c’è un grande disegno studiato a tavolino: rifare l’anime da capo, re-interpretarlo in modo da fargli assumere una nuova immagine e un nuovo target, e fargli trasmettere nuovi messaggi….
    Quali questi siano, credo sia facile da intuire.


    MOTIVI DELL'ADATTAMENTO

    La censura in un anime, come si sa, avviene generalmente per un motivo: eliminare le parti considerate “non appropriate” ad un pubblico di bambini, e anche per Yugioh uno dei motivi è sicuramente questo. Questa serie, nell’originale, non è stata pensata per un pubblico infantile: ci sono scene violente e “dark”, situazioni e atmosfere disturbanti, numerosi riferimenti all’occulto, parecchia violenza verbale e soprattutto tematiche spesso scomode o complesse, non adatte o comprensibili dai bambini. Il lavoro dei censori, quindi, si è sovente mosso in questa direzione, eliminando e rielaborando tutte le scene e le situazioni di questo tipo…e per lo più facendolo in maniera esagerata, folle o del tutto arbitraria…
    Ma c’è anche un altro motivo molto importante che sta alla base dell’adattamento e della nuova immagine che si è voluto dare all’anime: questo motivo ha a che fare con l’elemento che è stato fiutato dalle aziende americane come la nuova gallina dalle uova d’oro, e cioè, indovinate un po’, il gioco di carte….
    Quest’ultimo viene creato in Giappone, con un target maturo, in conseguenza del successo del manga e dell’anime, cosa che ci tengo a sottolineare. Dal momento che il discorso lo richiede, e che sull’argomento circola moltissima disinformazione, voglio infatti chiarire un concetto importante: a causa dell’immagine che la censura ha appioppato alla serie c’è ovunque la convinzione che Yugioh sia nato apposta con il solo scopo di promuovere un dato prodotto, come accaduto in altri celebri casi….Beh, non è così. Yugioh nasce nel ’96 come manga, e per nulla incentrato sulle carte. Queste compaiono solo più avanti, sullo stesso piano di tutta una serie di altri giochi e “sfide” di varia natura che l’autore, appassionato di giochi di logica e strategia, intendeva presentare nel corso della sua storia. Tant’è che anche nella prima serie animata, quella mai trasmessa, che segue proprio questa parte del manga, le carte fanno solo qualche apparizione….Detto questo, credo saremo tutti d’accordo nel dire che un anime basato su di un manga originale sarà qualitativamente molto diverso da un anime nato a tavolino con il solo scopo di sponsorizzare un prodotto che si vuole lanciare, come accaduto in svariati e noti casi....
    Ma procediamo con ordine: negli USA (da cui, ripeto, proviene la nostra versione) la prima cosa a cui si è guardato rivolgendo gli occhi al Giappone è stata, come prevedibile, la commerciabilità delle carte reali, e l’anime è stato concepito esclusivamente come il medium perfetto per sponsorizzarne la vendita. Tuttavia c’era un grosso problema. Se l’anime fosse stato trasmesso così com’era stato pensato, e quindi con un target maturo e con la sua bella storia e tematiche ad offuscare il gioco di carte, esso non sarebbe stato adatto allo scopo, né sarebbe stato possibile trasmetterlo su reti particolarmente accessibili ai bambini....con il risultato che le aziende non avrebbero potuto contare su un pubblico di potenziali acquirenti numeroso e redditizio come quello in cui speravano.....
    Ecco allora che, per risolvere il problema, Yugioh è stato prontamente “pokemonizzato” e rivoltato completamente da capo a piedi…e se per far diventare l’anime niente più di una trovata pubblicitaria era necessario sopprimere e banalizzare trame e tematiche, aggiungerne altre che servissero allo scopo (vedi l’introduzione di concetti abominevoli tipo il “Cuore delle Carte”) e trasformare i personaggi in parodie di loro stessi, amen.
    Chiaramente, perché l’operazione commerciale avesse successo, era poi necessario che anche le carte reali venissero censurate (dal momento che sovente quelle giapponesi hanno disegni ritenuti non adatti, violenti e riferiti alla religione), o che se ne creassero completamente di nuove più “soft”, badando bene di modificare di pari passo anche i disegni di quelle che comparivano nell’anime, in modo da farle assomigliare a quelle prodotte ex-novo per l’America e distribuite in tutto il mondo...
    Ho dedicato particolare attenzione al fenomeno di promozione delle carte perché secondo me è quello che ha determinato buona parte dei cambiamenti e che è stato più carico di conseguenze per l’immagine della serie agli occhi del pubblico ma, ripeto, ci sono sicuramente anche altri motivi alla base della censura: tra questi, come ho già detto, l’alterazione o soppressione di tutto ciò che poteva essere non adatto ai bambini (dalla violenza all’erotismo, da situazioni potenzialmente diseducative a tematiche spinose), ma anche, ahimé, il tentativo di “occidentalizzare” l’anime facendo finta che non provenga dal Giappone, tramite l’eliminazione di qualunque elemento che ne indichi la provenienza, fossero scritte, nomi o riferimenti di qualunque tipo....


    UN’ IMMAGINE DISTRUTTA

    Se molti ritengono Yugioh un anime infantile, stupido e infarcito di buonismi, in cui non si fa altro che duellare e “si salva il mondo giocando a carte” significa una sola cosa: che la censura ha fatto un buon lavoro.
    Questo è un anime che nella sua versione originale ha davvero molto da offrire, a livello di personaggi, trame, tematiche, a livello musicale....ma ovunque la serie ha subito un drastico abbassamento di qualità che, inevitabilmente, ha finito per rovinarne l’immagine in maniera irreparabile.
    Spostare tutto l’asse dell’anime sul gioco di carte, nel tentativo di spingerlo al massimo, ha finito chiaramente per dare a Yugioh un aspetto terribilmente commerciale, che l’ha condannato purtroppo ad essere accostato ad altri anime nati con presupposti e qualità completamente differenti. Grazie all’intervento degli adattatori tutto ruota attorno alle carte, le carte vengono venerate, trattate come se da esse dipendesse la vita o la morte e come se gli eventi non avessero ragione di essere se non in relazione ad esse...ed è proprio per questo che l’anime dà costantemente l’impressione di essere esagerato e che la considerazione in cui i personaggi tengano le carte sia a dir poco ridicola. Nonostante le carte rappresentino chiaramente un aspetto molto importante dell’anime anche nella versione giapponese, da essa non si ha assolutamente la stessa impressione che si ha dalla nostra: è la storia a stare al centro, con i suoi personaggi e le sue tematiche, e si ricava l’idea che il gioco di carte sia per lo più utilizzato come un mezzo per farla evolvere, trattato con realismo e spesso anche con distacco e ironia; i duelli sono privi di quell’atmosfera infantile ed esagerata di cui sono infarciti nella nostra versione, e al contrario sono spesso veicoli di tematiche e di simbologie a volte anche molto interessanti, di incontro- scontro di pensieri, di evoluzione psicologica e personale dei personaggi, e circondati da emozioni e atmosfere davvero suggestive....Così, se nell’originale i duelli, grazie alla loro massiccia dose di “tematiche”, hanno spesso la funzione di sorreggere e far progredire la storia, nella nostra versione, ahimè, si crea l’assurdo paradosso per cui si ha l’impressione orrenda che sia la storia ad essere un pretesto per mettersi a giocare a carte!
    Infatti, per quanto possa sembrare incredibile, si ha la sensazione che la storia della serie sia stata soppressa dove possibile perché “non serviva”, sia stata considerata una vera e propria “palla al piede” che andava ad intralciare i piani, una seccatura da rimuovere o da aggirare, insomma trasformata perché fosse più focalizzata sul gioco o rielaborata in improbabili nuove trame create ex-novo e considerate più adatte ai bambini…
    Senza contare che tentare di trasformare forzatamente per bambini un anime che ha un target maturo finisce per mostrare i suoi limiti: non possono sfuggire infatti le notevoli incongruenze che nella nostra versione ci sono a livello di storia, di dialoghi, e così via, dovute proprio alla difficoltà della censura a gestire le nuove storie che essa stessa ha inventato, le quali finiscono con il contraddirsi, o il non andare semplicemente a parare da nessuna parte.


    LE CENSURE DI YU GI OH: QUESTE SCONOSCIUTE

    Ma se all’anime è stato compiuto uno scempio simile, come mai nessuno ne sa niente?
    Effettivamente un problema è proprio questo: ovunque, e in Italia più di altri paesi, regna assoluta ignoranza e disinformazione sull’argomento; si crede che Yugioh sia così com’è apparso sulle nostre televisioni, ignorando che esiste una versione giapponese estremamente diversa.
    Il motivo è molto semplice, e di nuovo ha a che fare con la particolare caratteristica delle censure della 4Kids, che sono….. invisibili.
    Se una censura non si vede, nessuno sa che quella censura esiste, e nessuno è spinto ad indagare…e il motivo per cui le censure di Yugioh sono difficili da identificare si spiega con la tecnologia utilizzata per realizzarle, una tecnologia molto avanzata che riesce a sostituire disegni, unire sequenze, aggiungere o togliere immagini e flashback e rielaborare i suoni in modo assolutamente perfetto, e che può risultare invisibile anche ad un occhio esperto. Inoltre, credo che il motivo stia anche in un atteggiamento mentale inconsapevole dei telespettatori: abituati alle censure Mediaset, infatti, che vanno a toccare solo determinati aspetti e che spesso sono visibili, non si arriva nemmeno ad immaginare che ci possa essere una censura in un particolare punto dell’anime in cui mai ce la aspetteremmo…e invece c’è.

    Lo scopo di questa sezione dedicata a Yugioh è proprio quello di levare finalmente, in mezzo a tanto silenzio e disinformazione, una voce che renda giustizia a questo anime. Un anime che merita attenzione, per la sua versione originale, che davvero varrebbe la pena di conoscere ed apprezzare per quello che è veramente, e per l’incredibile intervento di adattamento a cui è stato sottoposto, che mostra fino a che livello si può spingere la censura in un anime.......
    Un caso che non può che suscitare sdegno, sia per la serie in sé, snaturata e privata della propria dignità originale, sia più in generale per l’invadenza di una censura tanto arrogante, che storpia opere originali nell’assoluto spregio della cultura che le ha prodotte.

    Censure dei nomi:

    PERSONAGGI PRINCIPALI
    VERSIONE GIAPPONESE VERSIONE CENSURATA
    Yugi Mutou Yugi Muto
    Mou Hitori no Yugi (l'altro Yugi) / Namonaki Farao (Faraone Senza Nome) / Atemu Yami (1)/ Yugioh/ Faraone / Atem
    Katsuya Jounouchi Joey Wheeler
    Anzu Mazaki Tea Gardner
    Hiroto Honda Tristan Taylor
    Ryou Bakura Bakura
    Seto Kaiba Seto Kaiba
    Mokuba Kaiba Mokuba Kaiba
    Mai Kujaku Mai Valentine (2)
    Otogi Ryuji Duke Devlin
    Shizuka Kawai Serenity Wheeler
    Malik Ishtar Marik Ishtar (3)
    Isis Ishtar Ishizu Ishtar
    Rishid Ishtar Odion Ishtar
    Sugoroku Mutou Salomon Muto (4)
    Pegasus J. Crawford Maximillion Pegasus (5)
    Shadi Shadi

    PERSONAGGI SECONDARI
    VERSIONE GIAPPONESE VERSIONE CENSURATA
    Dartz Dartz
    Raphael Raphael
    Amelda Alister
    Valon Valon
    Rebecca Hopkins Rebecca Hawkins
    Arthur Hopkins Arthur Hawkins
    Insector Haga Brukido Haga
    Dinosaur Ryuzaki Rex Raptor
    Kajiki Ryouta Mako Tsunami
    Noah Kaiba Noah Kaiba
    Gozaburo Kaiba Gozaburo Kaiba
    Bandit Keith Bandit Ken
    Player Killer Panic
    Pandora Arcana (6)
    Maschera della Luce e Maschera dell’Oscurità Luce e Ombra
    Il Pupazzo Muto Il Silenzioso
    Cyndia Crawford Cecilia Pegasus (7)
    Isono Roland
    Saruwatari Kemo
    Ghost Kotsuzuka Bonz
    Takaido Sid
    Satake Zygore
    Shimon Shimon
    Mahado Mahad
    Shada Shada
    Isis Iside
    Akhunadin Akhunadin
    Karim Karim
    Il Drago del Cielo di Osiride Slyfer Drago del Cielo (8)
    Il Dio Drago Alato di Ra Il Drago Alato di Ra
    Il Soldato Divino dell’Obelisco Obelisco del Tiranno
    Il Dio Creatore della Luce Horakhti La Creatrice della Luce (9)
    Zorc Necrofade Zorc



    1 - Il nome “Yami”, spesso utilizzato nella nostra versione per riferirsi al personaggio (e nome con cui il personaggio stesso da noi dice di chiamarsi, tra l’altro), è un’invenzione totale della censura. Nell’originale nessuno, mai e per nessun motivo chiama lo spirito che vive nel Puzzle “Yami”. Inoltre, il fatto che la censura abbia dato un nome ad un personaggio il cui scopo nella storia è appunto ricordare quale sia il proprio nome perduto, ha comprensibilmente causato un vero disastro alla trama della serie: tuttavia, dato che non basta di certo una nota a spiegarlo, rimando alla pagina dedicata al personaggio “l’altro Yugi” (non ancora attivata). Tutti, prima di scoprire il suo vero nome (Atemu), lo chiamano “altro Yugi” (Mou hitori no Yugi), mentre Yugi lo chiama “altro me stesso” (Mou hitori no boku).
    La versione censurata si riferisce al personaggio anche come “Yugioh”, ma anche questa è un’incomprensibile trovata dell’adattamento: nell’originale infatti la parola non indica il nome di nessuno ma solo il titolo dell’anime.
    Neanche il nome “Faraone”, che viene ampiamente usato nella nostra versione da Yugi, amici e altri personaggi per riferirsi a lui, viene utilizzato nell’originale. Nella serie giapponese viene chiamato così solo nella saga finale, dai suoi servitori e sacerdoti, mentre viene chiamato “Namonaki Farao”, cioè “Faraone Senza Nome”, da Dartz e dai suoi tre seguaci nella saga di Doma.

    2 - Il nome di questo personaggio nella versione censurata è stato cambiato solo per creare un gioco di parole “divertente”: il cognome Valentine infatti è stato dato per far coppia con il nome (Mai) e rimandare così alla frase “My Valentine”, ossia “mia valentina”. Trovo invece che il cognome giapponese molto meglio si adatti al carattere estroverso e “fisicamente appariscente” del personaggio: “kujiaku” in giapponese significa infatti “pavone”.

    3 - Semplice nota linguistica: in giapponese le lettere “l” e “r” sono equivalenti nella pronuncia, e ciò significa che “Marik” non è sbagliato comunque. Tuttavia, poiché nell’originale il nome del personaggio è sicuramente Malik, dal momento che si tratta di un tipico nome arabo, la censura poteva tranquillamente lasciarlo così com’era. Nella sezione io adotterò sempre per il personaggio il nome Malik. Anche il nome Ishizu non è del tutto scorretto: pur non essendo giusto, “ishizu” è comunque la traslitterazione della pronuncia di “Isis” in giapponese.

    4 - Il nome del nonno di Yugi, Sugoroku, in giapponese ha un significato che ha di nuovo a che fare con i giochi, in linea con lo spirito della serie, e che si perde nella versione censurata. Il “sugoroku” è infatti un gioco tradizionale giapponese simile al backgammon.

    5 - Ecco un altro nome che è stato cambiato in maniera ingiustificata solo per creare un riferimento che fosse “divertente” per il pubblico. La censura infatti ha deciso di chiamare il personaggio Maximillion solo perché voleva dare l’idea che l’uomo fosse ricco (maxi – million). Al contrario, il nome del personaggio nell’anime originale è stato scelto apposta dall’autore per rendere un tributo all’autore di Magic: The Gathering, a cui si è ispirato il gioco di carte di Yugioh. Il numero di lettere che compongono rispettivamente il nome e il cognome di Pegasus, che nella storia ha creato il gioco, è infatti stato scelto perché uguale al numero di lettere che compongono il nome e il cognome del creatore di Magic.

    6 - Questo personaggio è il seguace di Malik che incatena Yugi in un’arena sotterranea costringendolo ad un duello in cui al perdente verranno amputate le gambe da una sega circolare, e da cui è possibile salvarsi solo grazie ad una chiave contenuta in una scatola posta ai piedi dei giocatori. Nonostante si tratti di un personaggio secondario, la censura, cambiando il nome, ha spazzato via un significato interessante del duello in cui l’uomo prende parte. Nella versione giapponese, infatti, egli paragona sé stesso alla mitica Pandora, che nella mitologia greca, disobbedendo agli ordini di Zeus, aprì il vaso contenente tutti i mali del mondo, sul cui fondo alla fine rimase solo la “speranza”. La scatola che contiene la chiave che può salvare dalla morte uno dei due duellanti diventa infatti il “vaso di Pandora”, e la chiave “la speranza”, unica cosa che resta a chi vuole salvarsi la vita. Nell’originale, durante queste associazioni fatte dal personaggio, scorrono delle immagini che richiamano la vicenda legata alla mitologia greca, e che sono state tagliate dalla censura. Nella nostra versione, chiamandosi Arcana, tutto questo discorso simbolico legato al personaggio e al duello non ha infatti più alcun senso.

    7 - Il nome della donna amata da Pegasus nell’originale è stato dato dal creatore di Yugioh per divertirsi ad usare un’evidente similitudine con la modella Cindy Crawford. Con la modifica del nome nella versione censurata non è più possibile cogliere l’associazione.

    8 - Ecco l’esempio lampante di come una trovata stupida e gratuita da parte degli adattatori abbia rovinato non solo il nome originale della Divinità, cioè Osiride, ma abbia anche finito per influenzare la storia dell’anime e distruggere il significato del finale….discorso per cui rimando alla pagina adatta (link non ancora disponibile)
    Ma non solo: a peggiorare ulteriormente le cose sta il fatto che “Slyfer”, nome che ha la creatura nella nostra versione, è stato dato dai censori sulla base di Roger Slifer, il produttore esecutivo della 4Kids Entertainment. No comment.

    9 - La censura, nel caso di questa divinità, ha lasciato solo l’attributo ed eliminato il nome principale, Horakhti, togliendo così all’anime un altro riferimento alla mitologia egizia. Horakhti è infatti, nella mitologia egizia, una manifestazione di Ra, supremo dio della Luce e della Vita, e contemporaneamente del dio falco Horus, elemento che viene ripreso nell’anime dall’aspetto della divinità, che ha le sembianze umane e di falco al tempo stesso.


    IL CUORE DELLE CARTE
    Chi è che non conosce il Cuore delle Carte, quel vincolo di fiducia e amicizia che lega il duellante al suo deck e che sta di continuo sulla bocca del protagonista Yugi, sempre pronto a decantarlo e ad insegnarlo ad amici e nemici; quella forza quasi magica che ti permette di pescare sempre la carta giusta al momento giusto e di ribaltare convenientemente una situazione disperata a tuo favore?
    Ebbene, si tratta di un concetto inventato dalla censura e trasformato a tavolino in uno dei punti saldi dell’anime.
    Potrà sembrare incredibile che un’idea tanto importante per la serie trasmessa da noi, e che trova così largo spazio nelle varie situazioni e nei dialoghi, in realtà non ci sia nella versione giapponese, ma sta di fatto che è così. Nella nostra versione non passa puntata che questo famoso Cuore delle Carte non venga tirato in ballo per qualche motivo, e non passa quasi duello che non venga puntualmente riproposta la triste scenetta del personaggio che crede di avere perso ogni possibilità di vittoria ma poi, con la sola fiducia nel Cuore delle Carte, è in grado di ribaltare la situazione e aggiudicarsi la vittoria. Sfortunatamente, se c’è un elemento che ha contribuito a rendere odiosa la serie agli occhi del pubblico è proprio questo; d’altra parte un’idea del genere è talmente ridicola ed infantile che non stupisce affatto che abbia attirato sulla serie una caterva di critiche.
    Per dovere di cronaca, la frase “kaado no kokoro”, che si può tradurre con “spirito, cuore, essenza delle carte”, nella versione giapponese tecnicamente viene pronunciata, ma a mia memoria sì e no due volte di numero in 224 puntate e non ha alcun significato che abbia a che fare con un concetto vero e proprio dell’anime, con una forza o una fede di qualche tipo cui fare appello. Non ha più significato di centinaia di altre cose che vengono dette, e te la ricordi solo se ci fai attenzione. E’ evidente però che ai censori questa frase deve essere piaciuta molto se l’hanno presa e trasformata in un “tema-chiave” che finisce per protrarsi tristemente per tutta la serie….Ovviamente l’introduzione del Cuore delle Carte rientra nel grande progetto di re-interpretazione ed “infantilizzazione” della serie, e credo che il motivo per cui è stato introdotto sia lampante, dal momento che si tratta dell’apoteosi dell’idea commerciale creata “apposta-per-vendere”. Sicuramente la trovata di una forza che desse alle carte un aspetto quasi sacro e che stabilisse un legame viscerale tra quelle e i protagonisti deve essere sembrata agli adattatori molto intrigante da presentare al pubblico…
    Forse non è facile rendersi conto dell’impatto che l’invenzione di un concetto del genere finisce per avere su una serie non “per bambini”, quindi voglio fare un piccolo esperimento, e provare ad immaginare.…Provate ad immaginare uno shonen di combattimento: prendiamo ad esempio Naruto. Il protagonista si trova in una situazione disperata, al limite delle proprie forze contro un avversario temibile, ad un passo dal crollare....Ed ecco che improvvisamente, facendo appello a tutto se stesso, Naruto declama a voce alta la sua fiducia nel “Cuore dei Ninja”, una forza tramandata da generazioni nel suo villaggio, grazie a cui riesce a ritrovare il coraggio e la forza necessari a sferrare il suo attacco, che puntualmente va a segno consegnandogli la vittoria, mentre nel corso della serie Naruto decanta le qualità del “Cuore dei Ninja” a tutti quelli che incontra, cercando di convincerli a convertirsi e a crederci, e finendo per influenzare amici e nemici... Patetico, vero? Ho voluto divertirmi un pò ad usare questo paragone, perché purtroppo è proprio quello che è successo a Yugioh.
    Non c’è limite al grado di stupidità che il concetto del Cuore delle Carte ha portato alla serie e al danno che ha fatto ad alcuni personaggi in termini di credibilità, soprattutto al suo povero protagonista Yugi, che ne è stato trasformato nel suo difensore più convinto. Nessun personaggio originale crede di poter estrarre la carta vincente con la “fede” nelle proprie carte, nessuno fa appello a ridicole forze esterne, nessuno crede nell’ingenua possibilità di ribaltare la situazione solo con la “fiducia”, e nessuno ha paura ad ammettere di aver avuto fortuna quando di fortuna si tratta. Nell’originale durante i duelli si parla solo di “strategia”, “determinazione”, di “dea della vittoria”, di “non mollare fino all’ultimo” e “credere nelle possibilità”…tutte cose umanissime e plausibili.
    Al di là della questione del Cuore delle Carte, comunque, sono proprio i duelli stessi ad essere decisamente diversi nell’originale. Nella versione giapponese non sono solo “esibizioni” di carte, come spesso finiscono per ridursi nella versione censurata, ma nella maggior parte dei casi veri e propri elementi di sviluppo molto ben integrati nella storia dell’anime, infinitamente più suggestivi (e questo grazie al contributo della colonna sonora originale e dei dialoghi), adulti e densi di significato; lo prova il fatto che possono tranquillamente essere apprezzati da chi (come alla sottoscritta) alle carte in sé non è interessato affatto. Anzi, a rendere interessanti i duelli è proprio il fatto che non c’è solo il gioco in senso stretto, ma anche svariati “livelli” di significato, vale a dire elementi che servono alla storia o tematiche che si riferiscono ai personaggi, al loro rapporto, alla trama o a tutti e tre contemporaneamente, a volte anche in maniera piuttosto complessa. Per chi ha avuto modo di vederli solo nella nostra versione, alcuni casi particolari possono risultare persino sorprendenti. Inutile dire che nella versione censurata questi elementi tematici legati ai duelli sono stati banalizzati ed eliminati quasi completamente, tant’è che non c’è modo di notarli, e il tutto si riduce per lo più a noiosi scambi di battute e di turni infarciti di dialoghi orrendi. Come si sa sarà forse già anche intuito, infatti, nell’originale i personaggi non decantano per mezz’ora gli straordinari poteri della carta che stanno per pescare, non usano paroloni ad effetto o cianciano di continuo su quanto sia intelligente la mossa fatta o potente il proprio deck o inarrestabile il nuovo mostro che viene messo in campo….ma soprattutto non parlano ininterrottamente! Basta solo pensare che quasi metà dei dialoghi presenti nella nostra versione è stata aggiunta là dove c’era il silenzio, e l’altra metà è stata rifatta…. Se poi a due che non fanno che blaterare su quanto siano forti le proprie carte e su quanto sia alta la posta in gioco ci aggiungiamo anche la ciliegina sulla torta del famigerato “Cuore delle Carte”…

    Chi ha visto la serie in tv sa bene che il Regno delle Ombre è un concetto che ha un’importanza fondamentale in tutto l’anime. Dalla metà della prima serie fino alle puntate dell’ultima serie se ne parla ininterrottamente: una dimensione oscura in cui si può venire imprigionati, un luogo tenebroso in cui la gente viene intrappolata ma da cui si può anche uscire in caso di vittoria. Proprio perché questo tema ha un’importanza simile ai fini della storia, e proprio perché se ne parla in continuazione in tutta la serie, forse stupirà parecchio sapere che si tratta di un concetto assolutamente inventato dal nulla dalla censura.
    Nella versione originale non esiste nessun “Regno delle Ombre”, punto.
    Allora perché è stato inventato? Il motivo principale sta nel fatto che i censori hanno voluto eliminare qualsiasi tipo di riferimento alla morte e alla violenza: nella versione giapponese di Yugioh ci sono varie occasioni in cui un personaggio viene ucciso o rischia di morire o di subire dei danni seri. Ecco allora che, per eliminare queste situazioni, è stato introdotto il concetto di una dimensione parallela in cui le persone potessero cadere invece di morire, o di subire danni “spirituali” invece di violenza fisica. Il Regno delle Ombre, inteso in questo senso, è stato pensato come un vero e proprio sostituto della morte: quando qualcuno nell’originale muore o rischia di morire, nella nostra versione va invece “nel Regno delle Ombre”, quando qualcuno subisce una qualche forma di violenza fisica, si chiamano in causa il Regno delle Ombre e i presunti danni “mentali” che sarebbe in grado di provocare. In più, per alleggerire ulteriormente la situazione, la versione censurata prevede anche la possibilità di poter “tornare” da questa dimensione, a patto che venga sconfitto il nemico di turno, così che, agli occhi del pubblico, il livello di tensione e di pericolo delle varie situazioni si smorza ulteriormente, nel caso l’esistenza del Regno delle Ombre non l’avesse già azzerato del tutto.
    Restava ovviamente il problema di rendere questa dimensione credibile al pubblico, di “crearla in concreto”. In alcuni casi presentare come plausibile il concetto è stato relativamente facile per la censura, dal momento che è stato sfruttato un elemento della serie originale che si prestava allo scopo, e cioè la barriera magica prodotta dagli Oggetti del Millennio. Nell’originale, durante quelli che vengono chiamati “Giochi delle Tenebre” (Yami no Geemu), gli Oggetti del Millennio producono infatti una barriera oscura che rinchiude al suo interno il possessore dell’Oggetto e coloro che lui vuole intrappolarvi, permettendo al suo padrone di manipolare i giochi secondo il suo volere. Si tratta di una barriera magica e nient’altro, ma nella versione che abbiamo visto sulle nostre televisioni viene sempre fatta passare per il Regno delle Ombre, in cui i giocatori subiscono “danni mentali” invece di vero dolore e in cui il perdente resterà intrappolato invece di morire, visto che, nell’originale, una sconfitta in un Gioco delle Tenebre si paga sempre con la morte.
    Per giustificare il Regno delle Ombre nelle altre situazioni, quelle in cui questa barriera magica non c’entrava nulla, i censori hanno invece utilizzato in maniera selvaggia la censura grafica, tagliando dove necessario le scene violente o di persone morte e quelle che avrebbero fatto chiaramente capire che non ci poteva essere nessuna strana e improbabile dimensione, ma anche modificando i disegni al computer in modo da produrre dal nulla nebbie e cortine violacee, o luminescenze che circondano oggetti e persone…

    - Ep. 28: l’uomo sulla sinistra, bruciato vivo nell’originale, nella scena censurata viene invece oscurato da una luce azzurra che viene fatta passare per il Regno delle Ombre.-


    - Ep. 199: l’uomo cade da una passerella sospesa su un precipizio; nella versione censurata è stata creata una nebbia viola per mostrare che l’uomo è caduto nel Regno delle Ombre.-



    - Ep. 206: Gli uomini, caduti nella voragine causata dal terremoto e scaraventati contro il muro vengono invece “inghiottiti” dal Regno delle Ombre -


    - Ep. 214: Yugi e compagni, sospesi in bilico nel vuoto, da noi sono sospesi sull’“Abisso delle Ombre”-


    - Ep.97 : Malik, bruciato dal fuoco di Ra, finisce invece nel Regno delle Ombre circondato da fiamme violacee. La censura, per eliminare l’idea che i personaggi stessero bruciando, ha anche coperto i momenti successivi della sequenza, in cui i vestiti di Malik prendono fuoco, e una scena di Bakura che brucia.


    Sicuramente chi ha avuto modo di vedere la serie in tv avrà avuto più volte la sensazione di qualcosa che non andava, dell’assurdità o della stupidità di alcune situazioni, del fatto che questo famigerato Regno delle Ombre si manifestava in modi troppo diversi e contraddittori, e ne sarà stato sicuramente confuso. A volte è una spessa nebbia scura che avvolge i giocatori, a volte un luogo indefinito senza né spazio né tempo; ci si può finire per intervento di un Oggetto del Millennio, o venendo toccati da un disco luminoso, o è una strana luce che si trova sotto una vetrata, oppure è una spiaggia soleggiata in cui Malik (Marik nella nostra versione) intrappola Mai al termine di un duello, un sogno che vivi o una nube violacea che se ne sta in fondo agli abissi, e altro ancora..... Il motivo di tutta questa confusione nella versione censurata è molto semplice, e cioè che finiscono per esserci tanti “Regni delle Ombre” quante sono le situazioni letali (o potenzialmente tali) nella versione originale. Se ci fate caso, tra l’altro, spesso i personaggi malvagi decantano l’orrore di questa dimensione parallela, il pericolo di cadervi e altre amenità....ma che cosa sia di preciso questo assurdo Regno delle Ombre nessuno te lo dice, ovviamente. Di sicuro non c’è bisogno di dire quanto questa trovata porti via dalla serie in termini di tensione e senso del pericolo: quando il rischio di morire (in modo a volte anche violento) viene ridotto al pericolo di essere spediti in una dimensione parallela da cui l’eroe di turno ti riporterà sicuramente indietro, si capisce al volo quanto il livello di tensione e di drammaticità di alcune situazioni venga spazzato via…..
    Qualche esempio? Mai, dopo il duello con Malik, al posto di essere consumata nella mente e nel fisico attimo dopo attimo e avere un tempo limite di 24 ore prima di morire è finita nel Regno delle Ombre, da cui il solito Yugi dovrà riportarla indietro, Jounouchi (Joey), in coma a un passo dalla morte dopo essere stato bruciato vivo dall’attacco di Ra “combatte contro le Ombre” e poi esce tranquillamente da questa dimensione, il padre di Malik è finito nel Regno delle Ombre invece di essere stato pugnalato a morte e i sacerdoti del Faraone, uccisi uno dopo l’altro in battaglia, finiscono invece nel Regno delle Ombre, da cui il Faraone promette puntualmente di riportarli indietro…e con gli altri esempi di cui la serie è costellata ci si potrebbe sbizzarrire…
    Proprio perché il Regno delle Ombre viene tirato in ballo più che altro per coprire la morte o la violenza e le situazioni scomode nell’originale sono assai diverse tra loro, in alcuni casi poi i censori si sono dovuti inventare situazioni assolutamente assurde e al limite del ridicolo per giustificarlo.

    Vediamo alcuni tra i casi più celebri:
    IL DUELLO TRA YUGI E PANDORA (Ep. 60-62)

    Uno dei casi più esilaranti della serie censurata, e un esempio lampante in cui una situazione da cardiopalma è stata ridotta a poco più che una nullità, dove il senso del pericolo e della violenza sono stati del tutto azzerati, è il celebre duello tra Yugi e Pandora (Arcana nella nostra versione), in cui nell’originale, detto chiaro e tondo, al perdente verranno amputate le gambe da una sega circolare.
    Nella nostra versione si dice invece che “la mente del perdente verrà spedita nel Regno delle Ombre grazie ad un Disco ad Energia Oscura”. Come si può vedere infatti la sega è stata ricolorata in modo da farle assumere l’aspetto di un disco luminoso, e il sinistro rumore metallico che produce la sega nell’originale, che risuona nelle orecchie di chi guarda per tutto il duello ricordando di continuo la fine che spetta a uno dei due, è stato sostituito da un innocuo sibilo. Chiaramente anche i dialoghi sono stati del tutto stravolti per eliminare ogni riferimento alla situazione reale e completamente svuotati della tensione originale, dalle reazioni dei due di fronte al pericolo ai vari riferimenti al “gioco di vita o di morte” e al “corpo del perdente diviso a metà” che spesso vengono fatti durante il duello…

    IL DUELLO SUL GRATTACIELO (Ep. 70-73)
    Ed ecco un altro esempio di come la censura si sia inventata una soluzione assolutamente assurda per coprire ciò che accadeva realmente. Durante lo scontro tra Yugi e Seto da un lato e due seguaci di Malik dall’altro, i quattro stanno in piedi sul tetto di vetro di un grattacielo. Al vetro è collegata una bomba programmata per esplodere in caso di sconfitta e fare così andare in mille pezzi la vetrata sotto i piedi del perdente…ed è qui che viene il bello. Nell’originale il malcapitato sarebbe chiaramente trascinato dall’esplosione a farsi un volo di centinaia di metri nel vuoto per poi sfracellarsi a terra. Ma nella nostra versione, invece, i seguaci di Marik annunciano ai due giovani che tutti loro in quel momento si trovano su di un vetro che è in realtà una “sottile barriera tra il nostro mondo e il Regno delle Ombre”, e che non appena il vetro dovesse rompersi lo sventurato vi cadrebbe immediatamente…e a questo proposito i censori hanno aggiunto una luce gialla fatta apposta al computer per dare l’idea.
    Quanto questa situazione sia assurda lo conferma il fatto che prima di tutto appare decisamente ridicolo che questa “arcana dimensione” si trovi nel bel mezzo di un centro commerciale, e in secondo luogo perché, nel momento in cui effettivamente uno dei due seguaci di Malik perde e il vetro sotto di lui si rompe, nella nostra versione lo spettatore si aspetta che venga inglobato dalla “luce” che sta sotto il vetro, mentre invece l’uomo si fa un “voletto” nel vuoto (dico voletto perché molte scene che rendevano lampante il fatto che stesse precipitando nel vuoto sono state tagliate, quindi da noi la caduta dura solo pochi secondi) per poi aprire un paracadute senza che nulla succeda....cosa che ti fa sorgere non pochi dubbi…
    Ecco alcune delle immagini in questione: in entrambe le scene (e ovviamente anche in altre durante il duello), si può vedere la luce gialla aggiunta dalla censura per dare l’idea del fatto che sotto il vetro ci fosse il famigerato Regno delle Ombre.


    LA BARRA DEL MILLENNIO
    Una delle serie in cui il Regno delle Ombre viene tirato in ballo con una frequenza che dire irritante è ancora riduttivo è la Città dei Duelli, e in particolare in riferimento al personaggio di Malik. Questo fatto, tra l’altro, ha contribuito a cambiare in modo molto pesante la saga intera e la complessa storia del personaggio (rimando alla sezione opportuna per mostrare ciò che ne è stato fatto) il quale, nella nostra versione, non fa che ripetere di aver mandato o di voler mandare una quantità di persone nel Regno delle Ombre quando, più semplicemente, le ha uccise o intende ucciderle. Per giustificare la cosa, gli adattatori hanno compiuto un’incredibile censura grafica: nell’originale infatti la Barra del Millennio contiene al suo interno un pugnale con il quale Malik ancora bambino ha ucciso suo padre e con il quale, sul dirigibile, minaccia Yugi e cerca per ben tre volte di uccidere Rishid (Odion) nel sonno. Bene, nella nostra versione questo pugnale è assolutamente inesistente perché tutte le volte che compare in scena è stato ridisegnato in modo da farlo sembrare il manico della Barra, mentre all’oggetto, chiaramente, è stato conferito il potere di “spedire la gente nel Regno delle Ombre”…..cosa che, ovviamente, il “Malik-censurato” non fa che ripetere fino alla nausea.


    - Il pugnale nella nostra versione è stato completamente rimosso. Allo stesso modo, tutte le battute che dice Malik, spesso decisamente violente ed inquietanti, sono sempre rimpiazzate con il solito “spedire nel Regno delle Ombre”.-

    IL REGNO DELLE OMBRE NELLA SAGA FINALE
    Nella Saga della Memoria del Faraone perde la vita un gran numero di persone. Manco a dirlo, nella versione censurata finiscono una dopo l’altra nel Regno delle Ombre, da chi cade da una passerella in nebbie violacee a persone che ci finiscono “magicamente” nei modi più vari…Per rendere l’idea, non diversamente da quanto accade nel resto dell’anime, anche in questa saga la censura ha tagliato e modificato in maniera selvaggia, eliminando le scene che avrebbero fatto capire che le persone in realtà morivano o le immagini di persone morte. Tuttavia, visto che qui tagliare via del tutto le scene in cui apparivano le persone morte era evidentemente impossibile, in quelle poche scene in cui ancora si vedono ha deciso di mettere loro attorno un rassicurante alone luminoso, che avrebbe il ruolo di farle passare come “ancora in vita” o appunto andate nel Regno delle Ombre….da cui puntualmente il protagonista promette di riportarle indietro. A livello di dialoghi, ovviamente, non solo non viene fatto nessun riferimento alla morte ma, come nel resto della serie, sono state riscritte completamente le battute per cui i presenti, invece di essere disperati e attoniti di fronte alla morte di un loro compagno, confidano piuttosto nel fatto che la persona in questione tornerà sana e salva…
    Ma non basta ancora: in questa saga infatti il Regno delle Ombre non viene creato solo per farlo intervenire quando si presenta la necessità, ma si finisce per toccare davvero il fondo. Galoppando a briglia sciolta su quello che loro stessi hanno inventato, nella saga finale della Memoria del Faraone i censori infatti fanno del Regno delle Ombre un vero e proprio tema fondamentale che tiene banco nella storia, una dimensione nata nella notte dei tempi, della cui creazione viene reso responsabile il demone Zorc e che minaccia niente meno che di avvolgere il mondo intero…

    Sotto ho messo alcune immagini di esempio, ma faccio una precisazione: le immagini sono state scelte solo per mostrare la censura grafica realizzata per dare l’idea che i personaggi morti siano stati invece “inviati” nel regno delle Ombre, ma avverto che si tratta solo di scene limitate, tratte da sequenze fatte anche di lunghi momenti tagliati. Per vedere le scene tagliate delle situazioni che seguono, consultare la sezione “La morte”(non ancora attivata)



    - Ep. 213: Karim, colpito a morte da Bakura, muore tra le braccia di Iside. A destra, Karim è finito nel Regno delle Ombre, e il Faraone giura di riportarlo indietro.-



    - Ep.214: Kisara morta tra le braccia di Seto, e Kisara “inviata nel Regno delle Ombre”. Che ci crediate o no, anche le lacrime di Seto sono state eliminate perché avrebbero rischiato di dare l’idea che la ragazza era effettivamente morta.-
    - Ep.215: Il cadavere di Kisara coperto da un telo è stato sostituito da un’immagine della ragazza avvolta dalla solita luce bianca.-


    - Ep. 215: Hassan morto e Hassan “caduto nel Regno delle Ombre”.-


    - Ep. 215: Shada, sacrificatosi per salvare la vita al Faraone, viene colpito da un fulmine e, invece di morire bruciato, finisce nel “Regno delle Ombre” in attesa di essere salvato e riportato indietro.-


    - Ep.216: Iside, disarcionata dalla sua cavalcatura, precipita a terra. A destra, Iside sta per finire nel “Regno delle Ombre” mentre il sacerdote Shimon, guardandola cadere, le augura di avere cura di sé...


    - Ep. 216: Shimon, stremato, crolla a terra e muore (tagliata tra l’altro una scena in cui sputa del sangue), mentre nell’altra scena si prepara a finire nel solito Regno delle Ombre.-


    Versione originale: Versione censurata:
    YUGI: “Altro me stesso!”

    L’ALTRO YUGI: “Non è finita… Non è ancora finita!
    C’è qualcosa… dentro di me…c he tu non puoi cancellare… Quel nucleo di luce, formato dai ricordi che ho di tutti!” YUGI: “Faraone, puoi farcela, concentrati sul tuo lato buono! Pensa ai tuoi amici!”
    L’ALTRO YUGI: “Ma certo! Finché la luce dell’amicizia splenderà in me Dartz non vincerà!
    Grazie ai miei amici, la luce che ho nel cuore è in grado di cacciare le tenebre! Forte del potere delle persone che mi sono più care, ti schiaccerò sempre!!”

    Certo non basta, ma già da sola una frase, tra tante altre simili di cui è costellata la serie, può servire a far capire parecchie cose….e cioè che la versione censurata di Yugioh ha subito un vero e proprio “sovraccarico di amicizia”. Perché, infatti, dico che i discorsi sull’amicizia sono stati “aggiunti”? Proprio perché tutta quella caterva infinita di paroloni, richiami e discorsi più o meno mielosi che affollano la nostra versione sul tema “amici/amicizia” nell’originale non ci sono.
    Che l’amicizia, nell’originale, sia un tema di fondamentale importanza è innegabile: come in tutti gli shonen, anche in Yugioh ci si sofferma sul valore che hanno i compagni e il lavoro di squadra. In questo anime, poi, è ancora più vero: il nome Yugioh, infatti, è stato dato dall’autore all’opera anche per creare una similitudine con la parola giapponese “yuujou”, che significa proprio “amicizia”, e in particolar modo tra i due protagonisti della serie, Yugi e Jounouchi, (le cui iniziali, infatti, si possono proprio ritrovare nella parola stessa). Chi ha visto la versione originale di questa serie non avrebbe dubbi nel dire che il rapporto che lega gli amici è un tema di primaria importanza. Ma è qui che viene il problema: perché anche nella versione censurata l’amicizia è importantissima…. ma bisogna vedere in che modo. Se è vero infatti che entrambe le versioni sono abbondantemente “pervase di amicizia”, non è invece affatto vero che entrambe trattano l’argomento alla stessa maniera…. Anzi, il modo di avvicinarsi all’argomento non potrebbe essere più diverso.
    Se si guarda l’originale, infatti, ci si rende subito conto che l’amicizia è importante eccome, ma prima di tutto si tratta di un qualcosa di adulto, realistico e convincente, che si sviluppa nella serie e cresce di pari passo con i suoi personaggi, arricchendone e definendone i rapporti. Al contrario di quello che accade nella serie censurata, dove si trasforma in un’ideale e niente più, spesso astratto e irrealizzabile e fatto di battute esagerate ed infantili. In secondo luogo, mentre nell’originale si tratta di un sentimento che compare quando serve veramente ai fini della storia, al rapporto tra i personaggi, all’evoluzione delle vicende, nella versione censurata viene scaraventato in faccia allo spettatore ogni momento, tirato in ballo anche quando non è assolutamente necessario farlo, e fatto di un buonismo sconcertante e di paroloni spesso pomposi e sganciati dalla realtà. Guardando la serie censurata, quante volte mi è venuta voglia di cambiare canale nel vedere quanto questo concetto fosse mieloso, sempre sulle bocche di tutti, sempre in prima linea…quasi bastasse credere nei propri amici e in un ipotetico ideale di amicizia per salvarsi anche la pelle. Mai una sola volta invece ho avuto la sensazione, guardando la versione giapponese, che questo concetto fosse pesante, forzato, esagerato. Al contrario, Yugioh è davvero uno dei pochi anime che io abbia visto in cui l’amicizia è davvero “amicizia” con la A maiuscola, un sentimento di grande profondità fatto sì di parole, ma anche e soprattutto di azioni e di gesti. Forse può essere difficile tentare di spiegarlo a parole, ma basta guardare la versione originale, e la differenza diventa subito lampante.
    Inevitabilmente a rimetterci sono i personaggi (e Yugi più di tutti), che finiscono per dare più importanza ad un vago quanto assurdo ideale di amicizia più che ai propri amici in carne ed ossa e, parlandone di continuo e in modo tanto esagerato, diventano a loro volta stupidi e fuori dalla realtà. C’è un personaggio in particolare che è diventato odioso proprio pere questo motivo, e cioè Anzu (Tea), che da noi è tristemente famosa per i suoi interminabili “sermoni” sulla bellezza, l’importanza e la forza del legame che lega il gruppo. Ad essere onesta, le volte che ricordo di aver sentito Anzu nell’originale fare un discorso che abbia a che fare con il valore dell’amicizia non si contano neanche sulle dita di una mano. Allo stesso modo è stato sconvolto anche il legame tra Yugi e Jounouchi, che è ben più profondo e ricco di risvolti di quello che finisce per diventare nella nostra versione, dove Jonouchi si riduce ad essere la spalla destra e un pò scemotta dell’eroe…un vero disastro anche da questo punto di vista.
    Detto questo, da paladini dell’amicizia e dell’amore a paladini della giustizia e della pace il passo è breve: infatti la censura ha pensato bene anche a questo, trasformando molti personaggi in giustizieri della pace impegnati in prima linea contro le forze del male. Ma per questo nuovo disastro rimando all’articolo “la salvezza del mondo".

    UN BUONISMO “UNIVERSALE”
    Versione originale: Versione censurata:
    ALTRO YUGI: (A Dartz)
    “Sei tu, maledetto?!!
    Sei tu che hai riportato in vita la mia anima??!” ALTRO YUGI: (A Dartz)
    “Tu sei convinto che l’umanità meriti soltanto di essere distrutta.
    Ma gli uomini sono buoni! Qui l’unico vero cattivo…sei tu!”

    E’ il caso di commentarla? Per chi avesse dubbi in merito, vi assicuro che si tratta proprio della stessa battuta, come si può vedere appena “lievemente” modificata dall’adattamento.
    E questo per inaugurare in bellezza il paragrafo, collegato direttamente al primo e dedicato ad un’altra delle tante critiche rivolte alla serie (una delle più feroci per giunta), e cioè il fatto che nella serie sembrino regnare ovunque i buoni sentimenti ad oltranza e gli idealismi. A farla breve, è proprio il modo in cui “il bene” e “il male” vengono trattati a far discutere. Come si sa, sono i cartoni per bambini che hanno la tendenza a dividere nettamente tra “i buoni” e “i cattivi”, tra gli eroi senza macchia e senza paura che combattono per il bene e i cattivi “cattivoni” che vogliono avvolgere tutto dal male. Prodotti più adulti trattano invece sfumature, nella consapevolezza che il bene e il male non siano due concetti totalmente separati ma che sconfinano l’uno nell’altro. Nessuno è completamente buono o completamente cattivo, e spesso chi è cattivo ha un passato o motivi che lo hanno reso tale, e che ne giustificano le azioni. Questa idea nella versione originale di Yugioh trova largo spazio, e credo proprio che uno degli aspetti che della serie giapponese di Yugioh può colpire lo spettatore sia proprio il fascino e la qualità dei suoi “cattivi”. Non cattivoni stereotipati mossi da sete di potere e distruzione, ma con un sacco di ombre e sfumature, o elementi di originalità. Allo stesso modo i “buoni” non sono mai buoni a tutto tondo. L’altro Yugi ad esempio, a dispetto dell’immagine da eroe del bene senza macchia che ne ha fatto la censura, è tutt’altro che un “buono a 360 gradi”, e chi ha visto la prima serie, mai trasmessa, o ha letto il manga, sa bene di cosa parlo. Però è accaduto il disastro, e dopo il passaggio della censura i personaggi hanno finito per appiattirsi tutti, di assomigliarsi tutti, di perdere le sfumature e diventare vuoti e stereotipati. Così un elemento di qualità della serie è stato portato via, semplicemente perché si voleva creare un modello che fosse più familiare e comprensibile ai bambini. Ecco dunque i personaggi positivi diventare “eroi” senza macchia e senza paura, che nei casi peggiori declamano anche ad alta voce i loro grandi ideali (da far accaponare la pelle, per chi ha presente la nostra versione), e gli antagonisti diventano cattivi di bassa leva, che agiscono per lo più senza motivazioni, spinti solo dal loro essere…cattivi. Capita quindi fin troppo spesso di vedere personaggi “addolciti” e resi più mansueti, di vedere il protagonista indossare i panni del paladino dell’amore e della giustizia, di sentire battute che ci si aspetterebbe di sentire solo in un cartone per bambini e di imbattersi in situazioni che sono forzatamente alleggerite per farle sembrare meno brutte o meno crude di quello che sono. Certo che questo ha sollevato critiche pesanti alla serie, e non stento a crederlo, perché quando un anime che dà l’impressione di poter trattare anche per un pubblico più adulto (considerando l’età dei personaggi, che bambini non sono) tira fuori uno stereotipo dietro l’altro, non si può che rimanere allibiti. Guardare un anime da bambini con dialoghi da bambini infatti è normale, vedere un anime da ragazzi con dialoghi e situazioni da bambini è…. semplicemente terribile!

    Per chiudere in bellezza e mostrare che neanche i momenti più innocui sono stati risparmiati, lascio la parola ad altri due personaggi, con una battuta presa da un episodio a caso (ep.186):
    Yugi e compagni riescono finalmente ad uscire da un edificio in cui erano stati rinchiusi:
    Versione originale: Versione censurata:
    JOUNOUCHI:“Aaah! All’aria aperta si sta bene, eh!”
    ANZU:“Davvero! Proprio non sapevo cosa sarebbe successo!” JOEY: "Il bene ha trionfato ancora!"
    TEA: "Come sarebbe bello se tutto avesse sempre un lieto fine!"

    La morte:

    C’è un concetto facile facile da tenere a mente quando si guarda la versione censurata di questo anime: la morte non esiste. Semplice, no? E questo non significa affatto, come succede generalmente negli anime censurati a casa nostra, il non sentire mai la parola “uccidere”, o il fatto che venga coperta con giri di parole la morte di qualcuno. No, no: qui scordatevi proprio che la morte ESISTA. Nessuno muore mai, nessuno nomina la morte neanche se si tratta di fatti accaduti tempo prima o di semplici innocui racconti di fatti, né che siano personaggi di rilievo o assolutamente secondari alla storia. Non aspettatevi quindi di vedere mai nessun personaggio andare o rischiare di andare all’altro mondo, né di sentire le parole “morte” o “uccidere” o similari, neanche per sbaglio e neanche se si tratta di nomi di carte, né di aver a che fare con riferimenti al fatto che qualcuno possa essere defunto. La serie pullula invece di persone “scomparse”, “rapite”, “inghiottite dalle ombre”, “abbandonate” e altro ancora…
    Insomma per quanto nell’originale le situazioni la richiedano, i censori hanno creato un mondo irreale in cui la morte non ha mai ragione d’essere, non importa quanto stupide o senza senso finiscano per diventare le conseguenze. Per come la vedo io, togliere il fatto che le persone muoiano è prima di tutto stupido: la morte è una realtà dell’esistenza, e far finta che non esista non è solo ridicolo, ma se vogliamo anche diseducativo. In secondo luogo, causa un terremoto nell’anime. E’ evidente che la morte di svariati personaggi nell’originale ha un significato e un ruolo ben preciso per le vicende e per molti degli altri personaggi: spesso ne motiva le azioni, altre volte da spessore al loro carattere, altre ancora ne giustifica il modo di essere e le scelte, e così via….Ci sono personaggi che sono quello che sono o fanno quello che fanno proprio perché ci sono morti alle proprie spalle, nella propria storia, nella propria vicenda personale. Togli la morte di queste persone, e togli un elemento fondamentale e a volte cruciale per il personaggio in questione (vedi ad esempio il personaggio di Malik, la cui vicenda originale lo porta a cercare di redimersi per l’uccisione del padre).
    Allo stesso modo, aver tolto la morte dall’anime ha letteralmente strappato via una buona fetta della tensione e del fascino che hanno numerose parti della storia. Non ci vuole un genio a capire che si tratta di un aspetto che contribuisce a colpire lo spettatore e a rendere più drammatiche le vicende, ed è evidente che l’impatto emotivo che suscita la morte di qualcuno non è lo stesso che suscita il rapimento o la scomparsa di qualcuno. Così facendo, quindi, si è smorzato anche di parecchio il coinvolgimento alle vicende da parte del pubblico, nonché la loro atmosfera.
    C’è più di un modo con cui la censura ha eliminato dall’anime l’idea della morte. Vediamo quali:
    IL REGNO DELLE OMBRE:
    E’ il metodo per eccellenza: Yugioh vanta la creazione da parte della censura di un vero e proprio regno parallelo, con tanto di nebbie viola e cortine impenetrabili accuratamente create al computer, dove la versione censurata ha recluso la gente che nell’originale muore o rischia di morire. Dal momento che sul Regno delle Ombre ho già ampiamente parlato, tuttavia, rimando alla pagina in questione, e qui mi limito solo a riportare alcuni casi e immagini più pertinenti a questa sezione.

    La morte del padre di Malik: (ep. 95)
    E’ di sicuro una delle vicende più drammatiche dell’intera serie, e piena zeppa di risvolti per il personaggio di Malik, dei suoi fratelli e della saga in cui compaiono. La censura ha pensato bene di ridurre l’evento ad un colabrodo, e ha mascherato la vicenda originale con oppurtuni tagli, modifiche digitali, cambi totali di senso, di storia e ovviamente di dialoghi, sia nella puntata dove avviene che quelle in cui compaiono riferimenti a quanto accaduto. Nell’originale, la seconda personalità di Malik, preso il sopravvento in seguito all’uscita di scena di Rishid (Odion), immobilizza il padre contro il muro e lo pugnala a morte, proponendosi poi di uccidere anche la sorella e il fratellastro. Grazie alle censure, nella nostra versione l’intera sequenza è confusionaria e incomprensibile. Senza sapere bene come e senza che nulla venga mostrato, Marik dice semplicemente di aver spedito il padre nel famigerato “Regno delle Ombre”, e il tentativo di uccidere anche Rishid è del tutto inesistente. Queste poche parole servono solo a mostrare come il Regno delle Ombre sia stato usato per coprire l’uccisione di qualcuno, in questo caso il padre di Malik. Tuttavia questa è una sequenza lunga e brutalmente tagliuzzata, alla quale mi è sembrato giusto dedicare lo spazio che merita nella sezione più adatta. Qui sotto trovate infatti solo due tra le tante immagini eliminate: per vedere l’intera sequenza, rimando all’articolo presente in “Sequenze Stravolte”.



    -Due delle scene tagliate-
    La morte nella saga finale: vedi anche l’articolo “Il Regno delle Ombre”
    Come ho spiegato nell’ articolo di cui trovate il link sopra, nella saga finale i censori si sono serviti del Regno delle Ombre per mascherare la morte dei numerosi personaggi che vi perdono la vita. Da un lato è stata utilizzata la censura grafica, che ha creato luminescenze, nebbie e così via, ma ovviamente hanno fatto la loro parte anche i vecchi cari tagli di scena, là dove la modifica dei disegni non sarebbe servita a coprire la morte del personaggio in questione. E sono proprio i tagli che riporto in quest’articolo, rimandando per il resto al link.

    Ep.213. Sequenza tagliata: Karim, dopo essere stato trafitto a morte durante il combattimento contro Bakura, viene circondato dai suoi compagni angosciati. Isis gli si inghinocchia accanto, e Karim alza un braccio per accarezzarle la guancia, ma il braccio gli ricade esanime prima di riuscirci. Piangendo, Isis lo stringe a sé.



    -La sequenza tagliata –
    Ep.215: Al povero Karim non è stato permesso di farsi vedere neanche in una scena successiva: è stata infatti tagliata una sequenza in cui l’edificio dove si trova il suo cadavere crolla, e Iside disperata che cerca di tornare indietro da lui, fermata da Shimon che la trattiene. Tagliate anche le scene successive che mostrano il corpo di Karim mentre la terra tutto attorno viene sconquassata, e il suo braccio che sprofonda tra le macerie.



    -La sequenza tagliata-
    Ep.204: Non c’entra il Regno delle Ombre in questo caso, ma...Chi sa, tra chi non ha mai visto l’originale, cosa succede a Mahado al termine del combattimento con Bakura, cioè come faccia a diventare il Mago Nero? Se non lo sapete non preoccupatevi: non c’è nulla di strano. Il fatto è che la censura ha tagliato le scene che permettono di capirlo. Nella versione censurata infatti si vede solo Mahad che apre le braccia, e poi l’Anello del Millennio, prima al suo collo, che vola via misteriosamente e viene preso al volo da Bakura, mentre lo spirito di Mahad si fonde con il suo mostro, diventando il Mago Nero….ma su come questo sia stato possibile, buio totale. Ciò che la censura non vi dice, infatti, è che Mahad deve sacrificare la propria vita per poterlo fare, ed è per questo motivo che, avanzato sulla passerella, l’uomo si fa colpire volontariamente da una lama oscillante attivata da Bakura. Il colpo gli stacca dal collo l’Anello (che Bakura afferra compiacendosi del fatto che l’uomo si sia appena suicidato), e la sua anima può entrare così all’interno del mostro. Ora ha tutto più senso, vero? Se no perché Mahado avanzerebbe un passo dopo l’altro, sempre più avanti sulla passerella, tra riflessioni e ricordi del passato e il pensiero rivolto al suo amato faraone? Senza contare che il sacrificio di Mahad e la sua devozione verso Atemu diventano ancora più grandi e dense di significato se lette in questa luce…la disperazione degli altri finalmente comprensibile…e la situazione molto più emozionante.


    -Immagini eliminate-
    Ep.215: Mentre sul campo di battaglia la lotta contro Zorc infuria, dall’alto Bakura decide di farla finita e uccidere il faraone colpendolo con un fulmine. Nella nostra versione Shada, subito dopo essere stato colpito dal fulmine per salvare il Faraone, viene avvolto dalla luce biancastra digitale che indica che è entrato nel Regno delle Ombre, mentre il faraone giura di riportarlo indietro. In tutto, la scena dura sì e no 10 secondi. Nell’originale, oltre al fatto che ovviamente non c’è nessunissima luce bianca attorno al corpo di Shada, è stata tagliata la sequenza in cui il sacerdote, prima di spirare, rivolge le sue ultime parole ad uno sconvolto Atemu. Tagliate anche le scene successive, con le reazioni degli altri e con il faraone che chiude gli occhi ormai sbarrati dell’uomo.




    -La sequenza tagliata-
    Ep. 214: La sequenza della morte di Kisara è stata talmente martoriata che le ho dedicato uno spazio a parte, ma ho voluto citarla anche qui dal momento che al suo interno ci sono ben due uccisioni: una, quella di Kisara, trasformata nel solito viaggio nel Regno delle Ombre, e l’altra, quella di Akhunadin, che è stata fatta letteralmente sparire, o meglio trasformata da capo a piedi, e per di più in modo che definirei addirittura comico…
    Vi consiglio di gustarvi questa sequenza per intero nell’articolo adatto in “sequenze stravolte”, ne vale la pena…


    Due scene di esempio riguardanti la morte di Kisara….


    …e quella di Akhunadin.
    Ep.219: Si tratta dell’ultima puntata ambientata nell’Antico Egitto. La guerra ormai è finita, e al faraone e a Seto, che osservano la ricostruzione del regno dall’alto, non resta che rallegrarsi della vittoria, anche se questa ha avuto un prezzo molto alto da pagare in termini di vite umane. Il Faraone infatti, dopo aver chiuso gli occhi, ricorda dentro di sé i volti degli amici che sono caduti sul campo di battaglia. Ovviamente, dal momento che nella versione censurata non è morto proprio nessuno, ma sono tutti serenamente alloggiati nel Regno delle Ombre, da cui si suppone in qualche modo torneranno, questo tipo di considerazioni non serve a nulla, quindi i censori han pensato bene di tagliarle. A che serve ricordare i morti infatti se nessuno è morto?!!



    -Scene tagliate-
    PERSONE.. MORTE?
    Il secondo modo usato dalla censura per coprire la morte è invece il ricorso a tutta una serie di “scuse” o situazioni alternative per cui, invece di dire che un personaggio è morto, si tirano in ballo le circostanze più varie per fargli fare una fine diversa. Le più comuni sono in genere “sparizioni”, che a volte non specificano dove il personaggio in questione vada a finire, a volte specificano invece che la persona è ancora in vita, e che prima o poi salterà di nuovo fuori; oppure “rapimenti”, per cui una persona è stata catturata invece di essere morta, e quindi è ancora in vita in attesa di essere recuperata; o ancora “si trova altrove”, quindi non è morta…Ma ci sono tante altre situazioni in cui le scuse tirate fuori sono ancora diverse. Ad esempio, Mai avrebbe trascorso l’infanzia da sola non perché i suoi genitori sono morti in un incidente, come è accaduto nell’originale, ma perché erano “troppo presi dal lavoro per occuparsi di lei”; oppure i partecipanti alla spedizione di ricerca delle carte delle Divinità Egizie, che nell’originale sono morti uno ad uno, sarebbero stati invece vittime di “non precisati incidenti”. Senza contare la comoda soluzione di eliminare semplicemente ogni riferimento alla morte di qualcuno. Insomma: se è proprio necessario ed indispensabile parlare delle vicende legate alla fine che ha fatto qualcuno allora diciamo che è sparito, o rapito, o via dicendo per non dire che è morto, ma là dove possiamo semplicemente evitare di parlarne...ben venga. Quindi la serie ha una vera e propria marea di situazioni che implicano la morte di qualcuno che sono state semplicemente ignorate, o tagliandone le scene relative, o evitando semplicemente di parlarne. Perciò si evita semplicemente di dire, ad esempio, che gli uomini di Akhunadin sono morti tutti durante la spedizione per forgiare gli Oggetti del Millennio, o che la madre di Seto nell’antico egitto è morta in un rogo al villaggio, o ancora di far vedere che una delle due guide che accompagnano il nonno di Yugi nella Tomba del Fraone viene sgranocchiata da un mostro…
    Citare tutte le situazioni o mostrane le immagini, ripeto, è ovviamente impossibile. Mi limito a mostrare qua sotto alcuni casi, ma ricordando sempre che ce ne sono MOLTI altri in tutta la serie che non indico e che hanno subito, purtroppo, lo stesso trattamento.

    La “scomparsa” del padre di Kajiki Ryota (Mako Tsunami):
    Il blocco di legno qua sotto rappresenta la stele commemorativa che Kajiki Ryota (Mako Tsunami) ha eretto in memoria di suo padre dopo che questi è morto in mare durante una tempesta. Nell’originale infatti, il giovane racconta che suo padre gli aveva chiesto, nel caso un giorno gli fosse accaduto qualcosa, di costruirgi una tomba affacciata sull’oceano, e lì Kajiki si reca stagione dopo stagione, giorno dopo giorno, a pregare e deporre fiori. Nella nostra versione, invece, il padre di Mako è ancora vivo perché si è salvato con la scialuppa di salvataggio, e questo oggetto di legno diventa…rullo di tamburi…un segnale eretto dal giovane per guidare il padre (come una specie di faro, insomma) disperso in mare verso la riva.


    -Ep.69: La tomba (“faro”XD) del padre di Kajiki (Mako)-
    Il “rapimento” del fratello di Amelda (Alister):
    Nel passato di Amelda (Alister) e all’origine dell’odio che egli prova verso la Kaiba Corporation c’è la morte del fratello minore, ucciso dai missili nella guerra finanziata dal patrigno di Seto. Nella nostra versione l’intera storia è stata mutilata orrendamente, per cui il fratellino di Amelda, tra tagli, cambi di dialoghi e di immagini, viene magicamente rapito dai carroarmati, e Amelda lotta per tutta la serie per ritrovarlo, visto che ovviamente lo crede ancora in vita. La sequenza è lunga e ha fatto una fine orribile: per fare il confronto per intero, rimando a questo.



    -Ep.150: Scene tratte dalla sequenza tagliata-
    La “scomparsa” della famiglia di Raphael:
    Come nel caso dei suoi compagni, anche il passato di Raphael è stato martoriato senza pietà. Nell’originale i membri della sua famiglia sono morti nella tempesta che ha affondato la nave da crociera su cui viaggiavano, ed è proprio riuscire ad accettare la loro morte uno dei punti fondamentali della sua evoluzione come personaggio. Nella versione censurata, invece, i familiari sono sopravvissuti (viene detto chiaramente che si sono salvati con le scialuppe di salvataggio) ma si sono dimenticati di lui, e lui non è più riuscito a ritrovarli. Svariate situazioni che rendono evidente il fatto che i genitori e i fratelli siano morti, compresa una lunga sequenza densa di significato, dove Raphael viene spinto a scavare a mani nude la tomba dei genitori fino a portarne alla luce le ossa, sono state tagliuzzate e cambiate a tal punto da non aver più conservato un briciolo di storia originale. Per vedere questa incredibile sequenza e l’intera storia di Raphael, rimando a questo.



    -Ep.156/176: Scene tratte da sequenze tagliate o stravolte del tutto
    CAMBI DI STORIA:
    In molti altri casi, per eliminare il fatto che ci siano state morti o uccisioni, si è preferito stravolgere completamente il senso di alcune situazioni, cambiarne la storia. Chi guarda l’anime quindi si trova di fronte ad eventi radicalmente cambiati nel loro significato rispetto a quello che succede nell’originale. Questo tipo di censura (ammesso che il termine non sia riduttivo, a questo punto) è, come tutte le censure che implicano cambiamenti di significato, tra le più pesanti e gravi per la serie, perché finisce per sopprimere non solo risvolti importantissimi senza i quali non si capiscono più eventi legati ai vari personaggi, ma nei casi peggiori anche all’intera storia dell’anime. Come sempre indico qualche esempio, ma altre situazioni del genere si possono trovare un po’ in tutta la sezione che curo.

    Il massacro di Kul Elna (ep.206)
    L’esempio più eclatante che mi viene in mente riguarda il famoso massacro di Kul Elna, nella serie finale, che è un evento fondamentale per capire le motivazioni di svariati personaggi che vi sono implicati, come Bakura, Akhunadin, il faraone stesso, nonché la storia e il significato oscuro degli Oggetti del Millennio. Nella storia originale infatti, la creazione degli Oggetti del Millennio prevede un rituale orribile, che viene commesso da Akhunadin e dai suoi soldati ai danni degli abitanti del viallggio di Kul Elna, patria dell’allora bambino Bakura. Nella versione giapponese gli abitanti, dopo essere stati tutti catturati, vengono buttati vivi uno dopo l’altro in un calderone di oro fuso e quindi fusi a loro volta nel liquido, che poi viene colato in stampi e utilizzato per la creazione degli Oggetti.
    Nella nostra versione vengono tagliate le scene che permettono di capire la sorte che hanno subito gli abitanti del villaggio, e la storia viene cambiata. Viene infatti detto che gli abitanti di Kul Elna sono malvagi e posseduti da demoni oscuri, e che il rituale consiste nel prelevare le “anime malvage” degli abitanti e utilizzarle, non si sa bene come, per la creazione degli Oggetti. Insomma gli abitanti del villaggio sono stati trasformati in avanzi di galera, di natura demoniaca, le cui anime oscure sono finite negli Oggetti del Millennio non si sa come. Si può solo immaginare come un cambiamento di tale portata abbia influenzato l’intera saga, il significato della storia, nonché le motivazioni e la psicologia di tutti i personaggi che vi sono implicati....e non solo.


    -scene tagliate-
    Il “tentato suicidio” di Seto (ep.24)
    Versione originale
    SETO: “Avanti, Yugi, sgozzami con la tua carta!!” Versione censurata
    SETO: “Sto aspettando! Ma forse tu non hai il coraggio di scagliare il tuo attacco!!”

    Un altro esempio che voglio fare riguarda il modo in cui è stato trattato il finale del duello tra Yugi e Seto sui bastioni del castello di Pegasus. Seto, vedendo ormai certa la sconfitta e quindi, in base all’accordo fatto con Pegasus, vedendo ormai nulle le sue speranze di salvare il fratellino tenuto prigioniero, nella versione originale prende una decisione drammatica. Sopraffatto dalla disperazione e dal risentimento verso sé stesso per non essere stato in grado di aiutare il fratello, decide che ad ogni 100 punti che perderà da quel momento in poi farà un passo all’indietro verso la sponda delle mura del castello. Finisce così sul bordo, con lo strapiombo alle spalle, e pronto al salto di sotto, la cui decisione spetterà solo alla mossa che deciderà di fare Yugi. Non c’è aria di ricatto da parte di Seto, solo la disperazione di una scelta estrema e la volontà di suicidarsi una volta svanite le sue possibilità di salvare Mokuba. Nella nostra versione, il senso di tutto questo è stato sconvolto: Seto infatti non accenna minimante al fatto di arretrare in base ai punti persi, né al conflitto interiore generato al senso della propria impotenza, e si piazza invece sul bordo del castello, sullo sfondo di una musica trionfale, dicendo di avere una strategia in mente! A questo punto ricatta Yugi, dicendogli con una voce arrogante che se sferrerà il prossimo attacco le “onde d’urto generate dallo scontro tra i mostri” potrebbero però fargli perdere l’equilibrio...e Yugi non vuole di certo che questo accada. Mentre lui, da parte sua, è disposto a rimanere in cima a quel cornicione per tutta la giornata... Insomma, un semplice e alquanto spregevole ricatto...senza la minima traccia dell’atmosfera drammatica, della rassegnazione di Seto e del suicidio che è pronto a commettere, del conflitto che lo anima. Di ciò che lo rende un essere umano, insomma.


    La morte di Noah (ep.114)
    Tanto per cambiare, anche il personaggio di Noah, nonostante appartenga ad una serie filler, ha subito cambiamenti da far accaponare la pelle. Per l’interessante storia originale di Noah riinvio a questo (link non ancora attivato), mentre in questa sede cito soltanto gli eventi che riguardano la sua morte, e il cui senso è stato modificato. Di quella che è stata la sorte di Noah nella nostra versione, si capisce ben poco. I censori, d’altra parte, gli fanno dire che “quello che mi è accaduto non conta”...ma per il Noah originale conta eccome, invece. L’unica cosa che si riesce a capire guardando la nostra versione è che nella perfetta vita di Noah è successo “qualcosa”, e che il padre, fiducioso e senza battere ciglio, trasferisce i suoi dati cerebrali in un supercomputer...et voilà, nasce il nuovo Noah “virtuale”. Nessuna disperazione, nessuno sconvolgimento, anzi sembrano quasi tutti contenti di come si sono messe le cose. La versione giaponese invece ci mostra cos’è accaduto in realtà: Noah viene investito da un’auto, e neanche la scienza medica avanzata della Kaiba Corporation riesce a fare nulla per salvarlo. Così il padre, disperato, prima che Noah muoia trasferisce almeno i dati cerebrali del figlio nel computer, dandogli una nuova vita destinata a cambiarlo completamente. La morte di Noah, per la saga di cui egli è protagonista e per il personaggio stesso, non è una bazzecola che poteva essere stravolta: è invece una rivelazione di grande importanza, che viene citata decine di volte e spiega moltissimi avvenimenti che riguardano sia lui sia altri personaggi, oltre a dare ragione della psicologia del giovane e del conflitto, di cui non è rimasta alcuna traccia nella nostra versione, di quello che significa essere umani o essere immortali, che tanta importanza ha per capire questo personaggio.


    CENSURE GRAFICHE:
    Per finire, l’ultimo espediente usato sono i buoni vecchi tagli o cambi di scena. Là dove era possibile ovviamente, la censura grafica ha fatto la sua parte per rimuovere qualunque disegno o scena potesse rapopresentare o anche solo dare l’idea che si parlasse della morte. Però, dal momento che alle censure grafiche effettuate alla serie è dedicata una sezione a sé stante, vi lascio solo con qualche immagine e rimando a quella per questo ultimo aspetto .


    -Ep.40: La moglie di Pegasus, Cynthia (Cecilia), nell’originale muore per una malattia, mentre nella nostra versione, pur capendo che è morta, si cerca di evitare quanto più possibile di nominare il fatto, e non vengono date cause precise. La scena sopra mostra una scena tagliata, in cui si vede la bara chiudersi con un rumore lugubre sul cadavere della giovane donna-


    -Ep178: Dartz osserva inorridito la moglie, tramutatasi in una cretaura orrenda, mentre uccide un uomo del palazzo. Nella scena censurata, il corpo dell’uomo senza vita che penzola è stato cancellato del tutto, visto che ovviamente la moglie non uccide proprio nessuno...-


    -Ep. 176: Anche le scene di uccisione tra mostri sono state spesso tagliate o modificate al computer. Sopra, la scena in cui la Guardiana Falce della Morte decapita il drago è stata coperta da una luce bianca digitale che non permette di vedere più nulla-
     
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  2. dylan1994
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    sai dove posso trovare delle puntate sub ita? è da molto che le cerco ma non trovo niente e queste tue censure rivelate mi hanno fatto venire ancora più voglia di vederle :D, ti giuro mi hai fatto morire dal ridere ahahahahah non perché dici c**** ma per come dici le cose ahahahahah come ad esempio quello dell'episodio 219 "Ovviamente, dal momento che nella versione censurata non è morto proprio nessuno, ma sono tutti serenamente alloggiati nel Regno delle Ombre, da cui si suppone in qualche modo torneranno" li sono crepato ahahahahhahah
     
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    Beh no Elle(Atmos)... l'ho trovato girovagando su internet. Cmq pensavo si fosse capito quando all'inizio ho detto "Leggendo questo", ma ora che mi ci fai pensare mi son dimenticato di mettere le fonti alla fine del 'testamento' e ora non ricordo più dove l'ho trovato... mi dispiace :(
     
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  5. Pegasus Crawford
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    Tutte queste cose non le sapevo, sapevo che la censura era stata molto dura con Yu Gi Oh, ma adirittura distruggere completamente il significato di un opera......., è possibile trovare sul web gli episodi originali con i sottotitoli?
     
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    sì, dovrebbero esserci, credo che se cerchi yu gi oh streaming sub ita ti escono in lingua originale sottotitolato italiano
     
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    YuseiFudo100000 può fare miracoli...e questo...è niente. L'utente eterno e fedele!

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    Cioè ok, potevano fare come su Dragonball che ad esempio, quando Bulma si vede nuda la censurano e tutti rimaniamo con un dubbio su il perché Yamcho sia ridotto in quel modo, ma cambiare completamente la trama e riscrivere tutte le battute e scene è troppo.
     
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  8. Pegasus Crawford
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    Armos grazie mille per avermi risposto, ah un' altra cosa come mai quando parli di scene tagliate o modificate e fai esempi le immagini sotto il testo, non riesco a vederle?

    P.S spero di essermi fatto capire ^_^
     
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    Probabilmente quando ho fatto copia-incolla del testo non ha inserito le immagini che illustravano i vari cambiamenti di quest'anime, purtroppo però non me ne ero accorto...
     
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    Per leggere l'articolo completo di immagini, andate qui: www.ilbazardimari.net/censure-anime-yu-gi-oh-premessa/

    Comunque non si dovrebbe far copia/incolla senza citare le fonti.
     
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    L'articolo è davvero molto dettagliato... Ma sono rimasta con un dubbio, anche se questo riguarda più la serie Gx, che la prima. Nella seconda stagione che vede protagonista Jaden, questi, con i suoi amici, va a città di Domino per un viaggio di istruzione organizzato dall'isola dell'accademia. Qui incontrano il nonno di Yugi, che li aiuta, in qualche modo, ad affrontare il sempre maggiore crescente numero dei duellanti "illuminati" ecc... ma in una scena, Jaden (o qualcun'altro, non ricordo) chiede al signore che fine abbia fatto suo nipote... e lui risponde che è sparito tre anni fa, mentre andava a comprare il latte, e che da allora non ha fatto più ritorno. Nella versione italiana, dunque, sembra che Yugi sia sparito chissà dove, magari coinvolto in nuove avventure... ma è così anche nella serie originale? Yughi è davvero scomparso? o gli è successo di peggio?
     
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    Considerato che alla fine di GX Jaden e Yugi si incontrano, di sicuro non è morto.
     
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  13. sHoCkEd_86
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    Avrei una domanda : nella quarta stagione di Yu Gi Oh GX(Italia 1) ci sono scene di sangue, inoltre i nomi delle carte e le descrizioni sono scritte in giapponese, non è che questa stagione non è stata censurata? O forse anche questa lo è?
     
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  14. GunJack
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    Ciao a tutti intervengo perche ho appena finito di leggermi il manga e vedere l'anime in versione integrale.

    e tutte questa manipolazioni non ci sono e quando ci sono sono dovute a due semplici differenze

    1 il manga è piubreve ed è stato scritto prima dell'anime infatti molte cose non combaciano con il gioco ecc, e la trama è piu cruda e meno diluita e melensa, ma è stata perche lo scrittore ha scelto a suo tempo di realizzarla cosi.

    2 l'anime è stato allungato e riadattato visto che manca una parte della storia del manga (parte totalmente superflua dove non si giocava a duel monster) che però introduce meglio tutti i personaggi e il loro passato, ma che comunque viene ripreso avvolte in alcune scene o riadattamenti vari

    insomma nessun GOMBLOTTO, è stato fatto un anime per pubblicizzare il gioco di carte e lo si è fatto riadattando quella parte di storia dove appunto si gioca a carte, ed il minestrone è stato allungato per allungare gli episodi( come succede a tutti gli anime). i tagli nella versione italiana spesso vengono posti per rientrare nei tempi o accorciare laddove le scene a casa del doppiaggio giapponese che richiede scene piu lunghe per esprimere certi concetti, ma concretamente alla fine non ci sono sostanziali differenze come scritte nell'articolo.

    poi si i giapponesi hanno un modo piu cruento di trattare certi argomenti, mentre da noi hanno alleggerito il carico a causa del pubblico a cui era rivolto.
    ma ripeto nessun complotto ed il tutto è godibile cosi come è.

    certo leggervi il manga è necessario se volete vedere la storia cosi come era stata pensata.
     
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13 replies since 19/6/2013, 05:25   15643 views
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